Salisburgo rossa, eredi Stalin? Macché, i comunisti nella città di Mozart sono piuttosto dei verdi radicali

IL FOGLIO 6 Maggio 2023

Neutrali, ambientalisti, nostalgici regio-imperiali, antinuclearisti, fanatici del Bio & Green, e ora gli austriaci sono anche comunisti? I risultati alle recenti elezioni a Salisburgo, con una straordinaria affermazione del Partito comunista, lo farebbero pensare, anche se si tratta di comunisti molto speciali, piuttosto Continua a leggere

Riccardo Muti, la mia vita e la musica. Intervista Die Zeit

DIE ZEIT 22 Settembre 2022

Intervista a quattro mani a Riccardo Muti per Die Zeit a firma del direttore del settimanale tedesco, Giovanni di Lorenzo, e mia. Due ore di conversazione a Salisburgo con un maestro effervescente e in forma strepitosa nonostante un concerto massacrante poche ore prima al Grosses Festspielhaus.

Vedi Articolo DIE ZEIT 22.9.2022 (frontpage)

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Le metamorfosi di Mozart al Festival di Salisburgo

IL MESSAGGERO 29 Luglio 2017

LIRICA SALISBURGO Mozart reloaded a Salisburgo: una rilettura de La Clemenza di Titolo, ultima opera scritta di corsa contro il tempo e la morte dal geniale compositore salisburghese, in cartellone in apertura del Festival firmata dal congeniale duo Teodor Currentzis e Peter Sellars: Continua a leggere

Petrenko, maestro posseduto da un ideale di perfezione

IL MESSAGGERO 28 Marzo 2017 

Kirill Petrenko dirigiert Mozart und Tschaikowsky Berliner Philharmoniker, Kirill Petrenko © Monika Rittershaus

IL DEBUTTO BERLINO Non è cosa di tutti i giorni vedere il pubblico impazzito e una fiera orchestra accondiscendere a tutti i desideri del direttore: il miracolo è successo alla prima apparizione di Kirill Petrenko alla Philharmonie ai primi concerti con i Berliner Philharmoniker dopo la sua elezione alla guida della più importante compagine tedesca quasi due anni fa. Cavallo di razza della nuova scuderia di direttori d’ orchestra, Petrenko (45) è ricercatissimo tanto quanto raro. Non ama il clamore dello show-biz, rifugge i media, non dà interviste, alle prove non vuole nessuno: una specie di primula rossa del podio, tutti lo vogliono ma lui si nega. Nei giorni scorsi Petrenko è apparso in carne e ossa a Berlino Continua a leggere

Ein Staatsakt, die Staatsoper Wien auf Tour in Japan mit Wagner, Mozart und Muti

OPER! Februar 2017

Eine der wichtigsten Figuren an diesem Opernabend in Yokohama sieht man gar nicht: den Maestro suggeritore, den Souffleur mit Dirigierverpflichtung. Der Neapolitaner Mario Pasquariello sitzt bei Mozarts Hochzeit des Figaro armeschwingend und Einsätze gebend im Kasten. Sein Urgroßvater Gennaro Pasquariello war vor dem Zweiten Weltkrieg ein berühmter Sänger neapolitanischer Lieder. Der Urenkel aber gehört seit 1994 der Wiener Staatsoper an und zählt längst zu den bemerkenswerten Persönlichkeiten dieses an besonderen Menschen nicht armen Hauses. Diskret, humorvoll und stets gut gelaunt, so sorgt er meist mit einem lockeren Witz vor der Vorstellung für Entspannung. Im Souffleurkasten ist er freilich konzentriert und fast so wichtig wie der Dirigent am Pult. Die Kollegen lieben ihn. Wenn man ihn reden hört, staunt man: Er spricht Florentinisch, also das feinste Hochitalienisch.

Das weiß auch Riccardo Muti zu schätzen Continua a leggere

Interview mit Riccardo Muti in Japan mit Mozart und der Staatsoper Wien

OPER! Januar 2017

Tokio, November – Riccardo Muti kommt im Januar mit dem Chicago Symphony Orchestra, dessen musikalischer Chef er seit 2010 ist, auf Tournee nach Deutschland mit Konzerten in Hamburg (14., 15.), Baden-Baden (25.) und Frankfurt (27.). Dirigieren tut er meistens nur Orchester, die er gut kennt und liebt: CSO, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Münchner BR und das von ihm 2004 gegründeten Luigi Cherubini Jugendorchester. Szenische Oper dirigiert er selten, er bevorzugt konzertant. Eine Ausnahme wird Aida bei den Salzburger Festspielen im Sommer sein. Ein Einzelgänger ist er immer gewesen und jetzt mit 75 vielleicht noch eher. Er spricht oft vom Podium als „Insel der Einsamkeit“ Continua a leggere

Riccardo Muti: intervista Messaggero durante tour con Wiener in Giappone

 

IL MESSAGGERO 13 novembre 2016

Il maestro Muti si racconta dopo l’ ennesimo trionfo in Giappone dove ha portato Le nozze di Figaro con l’ Opera di Vienna «É una delle poche orchestre riconoscibili per la particolarità del suono e del colore». Il 29 sarà con la Cherubini a Bergamo

Muti: «Io e i Wiener un legame speciale»

L’ INTERVISTA TOKYO Le opere sceniche sono diventate rare per Riccardo Muti, che da qualche tempo predilige l’ esecuzione in forma di concerto. Tanto più prezioso quindi quando dirige un’ opera scenica, come questi giorni in Giappone dove porta Le Nozze di Figaro di Mozart con l’ Opera di Vienna. Alla prima il 10 nella Kenmin Hall a Yokohama, Muti, che gode qui di status semidivino come l’ imperatore, è stato osannato. Boati e ovazioni con picchi di decibel superiori a queste latitudini. Entusiasmo anche per la messa in scena (quella storica di Jean-Pierre Ponnelle), l’ eccellente cast (Ildebrando D’ Arcangelo, Eleonora Buratto, Rosa Feola, Alessandro Luongo, Margarita Gritskova) e l’ Orchestra della Staatsoper, che altro non sono che i Wiener Philharmoniker. Il 29 novembre Muti sarà con la Cherubini a Bergamo (atteso anche il Presidente Sergio Mattarella) per i 50 anni della sua carriera, e il 20 dicembre dirigerà la Filarmonica di Israele, che esordì nel 1936, quando si chiamava Orchestra di Palestina, con Toscanini: «Ripeteremo esattamente lo stesso concerto», sottolinea. Continua a leggere