Berlino Babilonia, ovvero la misura del caos

 

Rotes Rathaus (municipio rosso), governo regionale

IL FOGLIO 11 Febbraio 2023

Ai tanti primati di cui si pregia (in parte auto-assegnatisi) – mecca del turismo, delle start-up, dei giovani, degli artisti e molto gender friendly – Berlino ne può aggiungere ora un altro: quello di dover rifare le elezioni amministrative, a causa delle massicce irregolarità registrate in quelle di più di un anno fa. Caso unico Continua a leggere

Merkel spendacciona, l’ufficio al Bundestag costa troppo

IL MESSAGGERO 6 Novembre 2022

IL CASO BERLINO Chi l’avrebbe mai detto: la Mutti nazionale che andava a fare la spesa da sola al supermercato, la cancelliera luterana del rigore e i conti in ordine, è stata ammonita dal nuovo governo a darsi una regolata e osservare maggiore disciplina nei costi del suo ufficio al Bundestag. Come tutti gli ex cancellieri, anche la Merkel, ha diritto a un ufficio di parlamentare. Solo che per lei lo staff è eccezionalmente nutrito: nove persone – un capoufficio (l’inseparabile Beate Baumann con cui sta scrivendo le sue memorie), un vice, due esperti, tre addetti e due autisti. LA LETTERA In una nota del ministero delle finanze alla commissione bilancio, citata dallo Spiegel, si dà conto di colloqui fra la cancelleria di Scholz e l’ufficio della Merkel «circa la dotazione del personale adeguata alle necessità». In particolare si fa notare che l’ufficio non è legato allo status ma «all’espletamento di impegni e obblighi perduranti dopo il precedente incarico» e che «è escluso un uso per scopi privati e il conseguimento di altri introiti». Il rimborso delle spese viaggio è contemplato solo «se la ex cancelliera viaggia su incarico e nell’interesse della Repubblica federale». Flaminia Bussotti © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Ministro interni Seehofer: l’Italia apra i porti. Ma in Germania blinda i confini

(C) Der Spiegel

IL MESSAGGERO 7 Luglio 2019

LO SCONTRO BERLINO Da Saulo a Paolo: la conversione di Horst Seehofer. Per una volta il lupo si fa agnellino e il ministro degli interni tedesco, super falco finora sulla migrazione, ha invocato ieri i valori cristiani e chiesto a Matteo Salvini di aprire i porti. Finora aveva unicamente fama di falco. Sotto la sua egida sono passate al Bundestag Continua a leggere