L’ Austria al voto guarda a destra: Kurz favorito, il Macron viennese

IL MESSAGGERO 13 Ottobre 2017

LA SVOLTA VIENNA Un terremoto annunciato sta per abbattersi sull’Austria. La piccola e ricca Repubblica alpina va al voto domenica e nella confusione di una campagna elettorale aggressiva e piena di colpi di scena, una cosa sembra sicura: il tempo delle grandi coalizioni è finito. Si tratta di una grande cesura, un cambio di passo della Storia che in Austria ha spesso camminato al rallentatore. Se il vecchio imperatore Franz Josef è durato 68 anni, l’ era delle grandi coalizioni ben 72. Dal 1945 si sono quasi sempre succedute grandi coalizioni fra socialdemocratici (Spö) e popolari (Övp). Sole eccezioni negli anni ’80, quando i liberal nazionali della Fpö fecero da spalla a un governo Spö, e nel 2000, quando fu invece la Övp a guidare un governo con la Fpö di Jörg Haider, che finì con le sanzioni dell’ Ue. LO SCENARIO Nel quadro poco chiaro creatosi dopo le presidenziali lo scorso anno (quando, dopo un doppio ballottaggio, il candidato verde Alexander Van der Bellen si è imposto su quello Fpö, Norbert Hofer), sembra sicuro che il governo che uscirà dal voto il 15 ottobre non sarà una grande coalizione: quella attuale, guidata dal cancelliere Christian Kern fra Spö e Övp, ha le ore contate. Kingmaker saranno proprio i populisti di estrema destra, il cui tema principale è la lotta all’immigrazione. Fino a un anno fa la Fpö era primo partito nei sondaggi e una prova di quanto la gente fosse stufa dei due eterni partiti di governo si era avuta proprio alle presidenziali quando per la prima volta nessuno dei due candidati Spö e Övp superò il primo turno. Il cancelliere Werner Faymann fu spazzato via e al suo posto arrivò Christian Kern (51). IL RIBALTONE L’ arrivo dell’ ex manager Ceo delle Ferrovie austriache portò aria nuova facendo risalire il partito al primo posto nei consensi. Da poco però la situazione si è ribaltata: a guidare nei sondaggi è ora il nuovo, giovanissimo leader della Övp, il ministro degli esteri Sebastian Kurz, che ha molte chance di diventare il prossimo cancelliere a soli 31 anni. Kurz si presenta un po’ come il Macron austriaco: in pochi mesi ha rivoltato come un calzino il partito, ha modificato lo statuto e accumulato enorme potere. Per lanciare il messaggio del nuovo corso ha anche cambiato nome e colore del partito: da nero è diventato turchese e il nome ora è Lista Sebastian Kurz, Nuova Övp. Per parare la Fpö a destra, insiste anche lui sulla necessità di frenare l’ immigrazione e rivendica il successo di aver fatto chiudere la rotta balcanica. Nei sondaggi è al primo posto con il 33%. Al secondo c’ è la Spö (23-27%), al terzo la Fpö (25-27%). Quasi certo, che sia Kurz o Kern il prossimo cancelliere, si alleeranno al governo con Strache. Un bis delle sanzioni Ue è però questa volta escluso: i tempi sono cambiati e anche la Fpö. I VELENI La campagna è stata agguerrita, oscurata da uno scandalo di fake news che ha investito la Spö ma ha lambito anche la Övp a tutto vantaggio della Fpö. Il caso è scoppiato quando è emerso che il consulente israeliano Tal Silberstein, ingaggiato per oltre mezzo milione di euro dalla Spö (poi licenziato e arrestato ora in Israele per sospetto riciclaggio), aveva postato su facebook falsi messaggi antisemiti e razzisti di Kurz per danneggiarlo. Nella vicenda diverse teste sono rotolate nella Spö, con parallelo calo nei sondaggi e volata di Kurz. Fino a che è emerso però che uno stretto collaboratore di Kurz aveva offerto a un uomo di Silberstein 100mila euro per spifferare i segreti della campagna Spö. Lo scandalo ha condizionato fino all’ ultimo la campagna elettorale e fra Kurz e Kern c’ è il rischio che a ridere sarà Strache che già si vede al governo, con Norbert Hofer ministro degli esteri. Flaminia Bussotti © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Vedi Articolo Il Messaggero 13.10.2017

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.